martedì 9 luglio 2013

Cecco Angiolieri e la poesia comico-parodica

LA POESIA COMICO-PARODICA

Tra la metà del 1200 e la fine del 1300, in alternativa alla lirica alta si sviluppa la poesia comica, le cui caratteristiche sono le seguenti.
  1. temi tratti dalla vita quotidiana e dalla politica
  2. toni giocosi e ironici
  3. linguaggio basso e popolare
  4. largo pubblico , ceti borghesi e artigiani.

I principali temi sono:
  1. amore per donne maliziose e sensuali (rovesciamento della donna-angelo)
  2. esaltazione dei piaceri del gioco e del vino
  3. paura della povertà e condanna dell’avarizia
  4. offesa personale con toni caricaturali
  5. tendenza al doppio senso e alla scurrilità

Tra i poeti comici, circa 20, ricordiamo CECCO ANGIOLIERI, protagonista di una vita sregolata, morto in miseria, dopo aver sperperato l’eredità paterna.
Grande conoscitore della tradizione illustre, Cecco si diverte nel rovesciarla in toni parodistici.
Alla donna –angelo contrappone Becchina, donna del popolo, sposata, volubile e litigiosa; alla Chiesa, la taverna; e alla visione provvidenzialistica della storia, quella del gioco del dado, completamene affidato alla fortuna. Famosissima S’io fossi foco.





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